Synopsis
Programma del convegno
Ore 9.30
Saluti istituzionali
Sara Armella, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
Antimo Ponticiello, direttore generale Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria
Giacomo Montanari, Assessore alla Cultura del Comune di Genova
Ore 10.00
Maria Fontana – Regolare l’obiettivo
Introduzione alla giornata
Ore 10.15 – 11.45
Luca Dal Pozzolo – Con gli occhi degli altri: raccontare storie, allestire musei
La questione sembra banale: per chi si allestisce un museo? Nella pratica, nulla è banale, anzi, capita assai spesso che a un lodevole intento – il visitatore al centro – si sovrapponga una forma mentis diversa, curatori che fanno riferimento in primis ai colleghi e agli accademici, allestitori che guardano alle riviste e agli altri architetti. Fuor di retorica, mettere il visitatore al centro è tutt’altro che facile: impone di progettare con gli occhi degli altri, di abbracciare l’alterità.
Luca Dal Pozzolo, architetto, è presidente di Fitzcarraldo Engineering e la sua attività professionale si focalizza sui beni culturali e sull’allestimento di musei. Dirige la collana Geografie Culturali di Editrice Bibliografica, dove ha pubblicato Esercizi di sguardo, (2019) e Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro (2021)
Federica Pascotto – Osservare con lentezza
La relazione tra opera, spazio espositivo e visitatori si tesse grazie a conversazioni, scambi e osservazioni. Ingrediente fondamentale è il tempo: serve un tempo lento per aprire lo sguardo e dare spazio ai pensieri. La lentezza può dunque diventare un metodo e un formato, per incontrare davanti all’opera pubblici diversi: due esempi da Palazzo Grassi e Punta della Dogana, uno con persone con background migratorio, un altro con persone neurodivergenti.
Federica Pascotto è esperta di Pedagogia dell’arte e consulente Servizi Educativi Pinault Collection, Venezia
Silvia Mascheroni – Guardo e mi-riguarda
Il dialogo e la relazione stretta e di senso tra patrimoni culturali e persone è risorsa non solo per esercitare il saper osservare, lo scandagliare dettagli, dedicare un tempo tutto per sé, corpo a corpo con le opere, ma vibra in risonanza con il ri-guardarci.
Lo sguardo si trasforma con noi. E ci interroga, con il desiderio e la curiosità e la profondità di guardare non solo dentro le “cose”, ma dentro di noi.
Silvia Mascheroni, storica dell’arte contemporanea, ricercatrice, progettista e formatrice, è Docente a contratto al Master “Servizi educativi per i musei e i patrimoni culturali: saperi, pratiche e innovazione”, Università Cattolica, Milano. Coordinatrice della Commissione “Educazione e Mediazione” ICOM Italia (2007-2016), dal 2022 è Coordinatrice del Gruppo di lavoro “Welfare culturale” ICOM Italia. Ideatrice e responsabile (con Simona Bodo) di Patrimonio e Intercultura, Fondazione ISMU; Cofondatrice di Patrimonio di Storie. È inoltre referente italiana di CECA – Committee for Education and Cultural Action ICOM International.
Coffee break
Ore 12.15 – 13.15
Giuliano Gaia – Fuori fuoco: cosa ci sta sfuggendo dell’impatto del digitale nella cultura
Tra Covid e PNRR non si è mai parlato così tanto di digitale nella cultura. Eppure, l’impressione è che le strategie digitali siano sempre meno chiare di fronte all’avanzare impetuoso, quasi minaccioso, delle tecnologie, dall’Intelligenza Artificiale alla Realtà Aumentata. È quindi il momento di fermarsi a riflettere sulle caratteristiche profonde della trasformazione digitale e su quali sfide e quali opportunità si stiano presentando al settore culturale.
Giuliano Gaia è stato il creatore del Dipartimento Web e Nuovi Media del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia; è co-fondatore e direttore di Invisible Studio e insegna presso l’Università IULM, Milano
Annalisa Cicerchia – Gli impatti della cultura: dalla progettazione alla valutazione
Per generare valore multidimensionale e misurabile, le attività culturali e creative devono assumere una prospettiva strategica.
L’intervento mira ad esplorare i meccanismi attraverso i quali la pianificazione delle organizzazioni culturali possa passare dalla semplice enunciazione degli output attesi alla progettazione mirata degli effetti e degli impatti sulla società.
Saranno discussi approcci innovativi e metodologie per la misurazione del valore sociale, economico e territoriale della cultura.
Annalisa Cicerchia è un’economista della cultura, tra le socie fondatrici di CCW – Cultural Welfare Center, di cui è Vicepresidente e Presidente della Commissione Scientifica.
Light Lunch
Ore 14.30
Maria Camilla De Palma – Decostruire, restituire, ribaltare
Ribaltare la visione sulle civiltà extraeuropee presenti a Castello D’Albertis con le sue collezioni provenienti da Africa, Americhe e Oceania è stata la strategia fondante la sua riapertura nel 2004: all’epoca i dialoghi con le popolazioni da cui provengono le opere hanno plasmato il loro riallestimento. Negli anni intercorsi fino ad oggi mostre, eventi e progetti di co-curatela hanno creato uno spazio di reciprocità, fino all’ultimo processo in corso, di riscrittura della narrazione museale, dalla decostruzione della visione ottocentesca su cui poggia il museo stesso al confronto con i protagonisti della scena odierna, per uno scambio di sguardi e visioni del mondo.
Maria Camilla De Palma è conservatore responsabile di Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo – Genova
Giovanna Brambilla – Cecità, diplopia e profezia: storie di visione nell’arte
Cosa vediamo davvero quando guardiamo? Nessuna visione è neutra perché il nostro sguardo può essere oscurato, ingannato, o ispirato. Per raccontarlo si partirà da opere che mettono in crisi il concetto stesso di visione, negandola, a quelle che coinvolgono chi guarda, destabilizzandolo e moltiplicando o ribaltando i punti di vista, fino ai lavori che ci portano oltre il presente, tra la memoria e il sogno.
Giovanna Brambilla è storica dell’arte, esperta in pedagogia del patrimonio e audience development
Barbara Schiaffino – Lezioni di sguardo e meraviglia: dalle pagine degli albi illustrati alle sale di un museo
L’esperienza della lettura dialogica come modello di condivisione culturale tra età diverse e la costruzione di uno sguardo attivo e creativo per interrogare il mondo sono punti di forza di molti libri per l’infanzia che, implicitamente, offrono preziosi spunti metodologici anche per la progettazione di percorsi tra le collezioni museali. Dalle opere di Bernard Friot, Tana Hoban, Chiara Carminati e Massimiliano Tappari, Keri Smith e Cruschiform – che hanno radici nelle riflessioni sull’infanzia, la fantasia e la creatività di Gianni Rodari e Bruno Munari – un’esplorazione tra alcuni titoli del panorama editoriale contemporaneo capaci di risvegliare emozione, curiosità, meraviglia.
Barbara Schiaffino, giornalista, è direttrice della rivista Andersen
Massimiliano Tappari – Guardare è un po’ guadare
Massimiliano Tappari, fotografo fuori dagli schemi, ci accompagna in una galleria di esseri viventi, che non comprende solo uomini, piante e animali, ma anche sassi, case, lampioni. Una comunità più estesa che ci fa allargare lo sguardo e ci consente di vedere meglio quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Un viaggio ironico e poetico dove una didascalia sbagliata travisa l’immagine e ci accompagna verso storie inaspettate. Un’occasione per ragionare sul guardare. E sul guadare. Perché ogni immagine non va solo guardata ma anche attraversata.
Massimiliano Tappari, fotografo e scrittore, ha ottenuto il Premio Andersen come Protagonista della cultura dell’infanzia. Tra i suoi titoli più recenti: Infanzia di un fotografo (Topipittori), Coffee Break (Corraini).
Luigi Berio – Regolare l’obiettivo. Visioni nell’era dell’IA
Come cambia il ruolo del creativo e dell’insegnante in un mondo dove l’intelligenza artificiale trasforma il “saper fare” in “saper scegliere”?
Dalla produzione alla curatela, dall’artigianato alla visione: una riflessione su come allenare lo sguardo critico e la sensibilità estetica per dialogare con l’infinito creativo dell’IA.
Luigi Berio è designer, illustratore e art director
Ore 17.00
Visita guidata alla mostra Moby Dick. La balena in compagnia della curatrice, Ilaria Bonacossa
Dedicato a
docenti, operatori museali, conservatori, operatori culturali, studenti
Quando
Giovedì 21 novembre, ore 9.30-18
Dove
A Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
È necessario presentarsi 20 minuti prima dell’orario di inizio della conferenza, muniti di biglietto di prenotazione.
Durata
tutta la giornata
Modalità
In presenza
In streaming